Scarichi abusivi di eternit, allarme nella Bassa: «Segnalateci movimenti sospetti»

Dall’inizio dell’anno ad oggi, solo a Gazzo, sono stati recuperati 600 chili di materiale inquinante. Il Comune ha già dovuto sborsare 25mila euro per lo smaltimento.

È allarme a Gazzo per i continui scarichi abusivi di eternit sull’intero territorio comunale. Dall’inizio dell’anno ad oggi, il Comune ha dovuto già farsi carico del recupero e dello smaltimento di almeno 600 chili di fibrocemento di amianto abbandonati lungo i fossi, sui cigli delle strade o altri luoghi pubblici isolati. Il tutto, ovviamente, con un costo non indifferente per le casse del municipio guidato dal sindaco Stefano Negrini.

«Abbiamo speso finora oltre 25mila euro», spiega il primo cittadino, «per far raccogliere e smaltire correttamente da una ditta specializzata questo materiale pericoloso che a più riprese i cittadini ci hanno segnalato». Secondo quanto sospettano in municipio si tratterebbe di qualche impresa edile, che avrebbe pensato bene di sbarazzarsi delle coperture di eternit senza sostenere i costi abbastanza elevati per il suo conferimento in discariche autorizzate in totale sicurezza. Considerati poi i quantitativi lasciati in quattro punti molto isolati del paese, il sindaco sospetta che chi ha deciso di disfarsi del materiale inquinante si sia servito di un furgone scegliendo con cura la zona dove effettuare lo scaricare al riparo da occhi indiscreti.

I sospetti e l’appello ai residenti


«A mio avviso», osserva Negrini, «potrebbe trattarsi di qualcuno che conosce bene il nostro territorio e in particolare certi siti che solo una persona nata o residente a Gazzo o nel circondario può conoscere». Una pratica che ignoti impresari edili mettono in pratica quasi sempre nelle ore serali del fine settimana quando sono certi di non trovare anima viva lungo le strade periferiche.

Il Comune chiede intanto ai tutti i residenti di segnalare, anche in maniera anonima, movimenti sospetti di furgoni edili annotando il numero della targa in modo da consentire alla Polizia locale di effettuare tutti i controlli del caso. Negrini ricorda poi ai suoi concittadini «che Esacom effettua il servizio di ritiro a domicilio di quantitativi di eternit fino a 100 metri quadrati con un costo vantaggioso per gli utenti».

L’imminente installazione di telecamere di videosorveglianza potrà comunque essere utile per visionare i movimenti dei mezzi che transitano lungo le strade delle cinque frazioni in cui è suddiviso il paese.

Gazzo, comunque, non è nuovo al fenomeno dell’abbandono di scarti inquinanti derivanti dall’edilizia. Anni fa vennero scoperte ben due discariche abusive che sono state poi bonificate a spese del Comune dopo una serie di denunce.

Riccardo Mirandola (L’Arena)

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