«Chi abbandona i rifiuti deve poter essere perseguito per tentato omicidio stradale». È la proposta provocatoria che Graziano Lorenzetti, sindaco di Legnago, ha avanzato anche a nome dei colleghi primi cittadini dei 98 Comuni veronesi in occasione dell’incontro con il prefetto Donato Cafagna proprio su questa tematica ambientale. Tutto ciò allo scopo di mettere la parola fine ad una delle piaghe che, ormai da decenni, interessa parecchie strade del Veronese, a cominciare dalla statale 434 Transpolesana. Proprio la mole di scarti di ogni tipologia che, nonostante le pulizie periodiche concordate con Anas, viene lasciata sulle piazzole della superstrada che collega il Basso Veronese con il Rodigino ha spinto Lorenzetti ha chiedere un cambio di passo addirittura legislativo. Il primo cittadino puntualizza: «Ho avanzato in modo provocatorio la proposta, coinvolgendo gli altri primi cittadini, per la modifica del codice della strada. Ciò allo scopo di poter perseguire gli autori degli scarichi abusivi anche per il reato di omicidio stradale, sulla falsariga di quanto avviene per chi abusa di alcol e droga». Secondo il sindaco leghista: «I rifiuti a bordo strada, a causa del vento o di altri fattori, si possono spostare al centro della carreggiata provocando incidenti con conseguenze pesanti per le persone coinvolte». Riguardo ai continui abbandoni lungo la 434 di immondizie ed altro materiale, compresi ingombranti, Lorenzetti riferisce: «Anas si sta adoperando per posizionare delle telecamere». «Un altro aspetto», prosegue il sindaco, «è costituito dagli scarti gettati nelle nostre campagne, lontano dalle vie di comunicazione». In questo caso, come Comune abbiamo avviato un’azione di controllo diretta tramite la polizia locale ed il coinvolgimento di Sive, azienda che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti domestici in città, per poter risalire agli autori degli abbandoni». Lorenzetti conclude: «Stiamo per adottare un sistema per recapitare ai trasgressori non solo la sanzione relativa allo scarico illegale di simmondizia, ma anche il conto per la rimozione e lo smaltimento di tale materiale».
F.T. (L’Arena)