Piazzole di sosta e parcheggi lungo le strade di Legnago scambiati per discariche. E il Comune multa oltre 300 cittadini in quattro anni. Il fenomeno dei «pendolari dell’immondizia» è tornato a manifestarsi in tutta la sua gravità nelle ultime settimane, soprattutto nelle zone periferiche della città.
Rifiuti abbandonati
Poco prima di Pasqua, infatti, una ventina di sacchi contenenti scarti di vario tipo, soprattutto domestici, sono stati scaricati sulla prima area riservata alle soste lungo la variantina alla Regionale 10, all’altezza di San Vito, per quanti viaggiano da Minerbe verso Porto. Il cumulo di rifiuti, tra cui vi era addirittura un intero bidone della spazzatura, era ben visibile dai conducenti in transito sulla bretellina che permette ai veicoli e ai camion di bypassare la frazione. La zona produttiva di San Pietro non sembra passarsela meglio. Uno dei punti critici è l’ampio parcheggio destinato a macchine e tir che si affaccia su via Soave. Complice la presenza abbondante di vegetazione ai margini del posteggio gratuito non c’è settimana in cui non si verifichino abbandoni di pattume di ogni genere. Ne sanno qualcosa i volontari dell’associazione Plastic Free Legnago che lo scorso 19 marzo, con l’aiuto degli Scout del gruppo Agesci «Legnago 1» hanno rinvenuto, sparpagliati tra gli arbusti dove tir e camion si fermano giorno e notte per caricare e scaricare le merci nelle aziende limitrofe, una vera e propria discarica a cielo aperto. Pertanto, una quarantina di volontari ha raccolto, a fine giornata, 250 sacchi di scarti, per un totale di 1.500 chili di spazzatura poi smaltita dalla società Sive.
Il Comune
«Anche riguardo la piazzola imbrattata a San Vito», evidenzia Luca Falamischia, assessore alla Sicurezza, «abbiamo già mobilitato Sive affinché proceda con lo smaltimento degli scarti. Purtroppo, stiamo notando una ripresa del fenomeno degli abbandoni». Nell’area presa di mira negli ultimi giorni era già stata collocata in passato una fototrappola mobile, ma senza esito anche perché la posizione dell’area non consente di nascondere l’apparecchio adeguatamente. Per quanto concerne invece il parcheggio di via Soave, l’assessore assicura: «Con i fondi a disposizione del ribasso d’asta delle prossime installazioni piazzeremo una telecamera fissa nell’area di sosta».
Controlli e sanzioni
Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è stato al centro del dibattito anche nell’ultimo consiglio comunale. Angelo Guarino, consigliere del Gruppo misto, ha chiesto conto all’amministrazione «sui controlli effettuati negli ultimi anni, visto che il rispetto ambientale era uno dei capisaldi del programma elettorale del sindaco Graziano Lorenzetti». La risposta è stata fornita sempre dall’assessore Falamischia, che ha evidenziato come, dal 2019 al 2022, siano stati ben 302 i cittadini, sia residenti a Legnago e che fuori Comune, «pizzicati», e in 15 casi denunciati penalmente, per l’abbandono abusivo dei rifiuti. «Siamo passati dalle 25 multe e quattro denunce penali del 2019», ha sottolineato in aula l’assessore, «alle 81 contravvenzioni e quattro segnalazioni all’autorità giudiziaria dello scorso anno. Nell’ultimo triennio la tendenza si è mantenuta costante, visto che nel 2021, attraverso la polizia locale, sono stati staccati 97 verbali e denunciate tre persone». «Sebbene abbiamo incrementato da una a cinque le fototrappole in dotazione agli agenti», ha concluso Falamischia, «la maggior parte delle sanzioni sono state contestate grazie alle attività d’indagine dei nostri agenti. L’importo base di 300 euro, dopo la modifica del regolamento sui rifiuti, in alcuni casi è balzato anche a 3mila euro, comprensivi delle spese di smaltimento».
Fabio Tomelleri (L’Arena)