Pulizia straordinaria della Sive per i comuni della Bassa. Polemica con l’Anas sui costi.
Sette tonnellate di rifiuti concentrate in appena quattro aree di sosta. Sono questi i numeri della pulizia straordinaria effettuata nei giorni scorsi lungo la Transpolesana da Sive, società che si occupa della raccolta del pattume e del servizio di igiene urbana in 13 Comuni della Bassa, a cominciare da Legnago. L’intervento, in particolare, ha riguardato quattro piazzole di sosta, in direzione di Verona, comprese tra il km 44,5 e e il km 38,8 fra Villa Bartolomea e la città del Salieri. Ossia quelle aree-discarica in cui, nel corso dei mesi, si sono accumulati strati e strati di rifiuti, compresi alcuni elettrodomestici, scarti edilizi, pezzi di automobile e perfino un divano.
La bonifica
Sono state le segnalazioni dei cittadini che percorrono ogni giorno la statale 434 a spingere Palazzo de’ Stefani ad attivare Sive, in base ad una convenzione pluriennale che è stata siglata da tutti e nove i Comuni veronesi attraversati dalla 434, Anas e i singoli gestori del servizio rifiuti competenti per i vari centri. Il conteggio economico dell’operazione «piazzole pulite», una nei confini di Villa Bartolomea e tre nel territorio di Legnago, è in corso. Tuttavia, la società di San Pietro di Legnago ha già quantificato sia il volume di rifiuti raccolti nelle quattro aree di sosta che il personale impiegato per rimuovere i cumuli di immondizia. «In totale», evidenziano da Sive, «sono stati raccolti 6.890 chilogrammi di rifiuti. Per queste pulizie sono stati impiegati un ispettore, quattro operatori che hanno lavorato sei ore ciascuno, oltre ad un mezzo con impianto scarrabile (cassone scaricabile direttamente dalla motrice, ndr) e due veicoli con vasca per la raccolta degli scarti».
«È in programma», aggiungono da Sive, «un completamento delle pulizie con altri passaggi anche nei Comuni di Cerea e Castagnaro».
Piaga radicata
L’intervento lungo la 434 è volto a contenere un fenomeno, quello degli «abusivi dei rifiuti», che è diventato inarrestabile lungo la Verona-Rovigo. Nella città del Salieri questa pratica è facilitata dalla presenza di piazzole abbastanza ampie soprattutto nel tratto compreso tra Villa Bartolomea e Legnago in direzione di Verona. Per questo motivo, il Comune già da tempo ha previsto l’installazione di telecamere in tutte le 10 piazzole ricadenti nel tratto cittadino della statale.
A tal proposito il sindaco Paolo Longhi, oltre a confermare la prosecuzione dell’iter per la posa dei nuovo «occhi elettronici» a carico del Comune, aggiunge una nota di colore. «Anas (società del Gruppo Fs Italiane che gestisce la 434)», riferisce il primo cittadino legnaghese, «che avrebbe dovuto curare la custodia delle aree di sosta di una strada a lei affidata dallo Stato, ha fatto pagare al nostro Comune perfino il costo per elaborare la pratica autorizzativa all’installazione delle telecamere di cui beneficerà la stessa 434».
Polemica
Per Longhi non si tratta tanto del costo «extra» sborsato dal Comune, pari a 300 euro (l’importo totale dell’installazione delle telecamere sarà invece di 75mila euro, ndr). «È il principio in base al quale ci è stata inoltrata la richiesta di questo ulteriore costo che è folle», commenta il sindaco. Riguardo all’intervento di Sive, Longhi annota: «Si è trattato di un’operazione impegnativa: sono stati in contemporanea sostituiti o sistemati alcuni cestini portarifiuti in città. A breve saranno finalmente installate le telecamere, anche in questo caso come Comuni siamo in prima linea per risolvere problematiche che riguardano beni statali».
Fabio Tomelleri (L’Arena)